Fabbricazione Digitale e Innovazione Sociale
Una biblioteca “del saper fare” aperta a tutti
Un laboratorio di fabbricazione digitale, dove di recente è passato anche Alex Zanardi, campione paralimpico che ha parlato di Fablab Venezia come dei “costruttori di sogni”. A Porto Marghera stava studiando i prototipi che gli permetteranno di affrontare le nuove sfide sportive, tra cui la sua terza Olimpiade di fila, quella di Tokyo 2020. Fablab Venezia si era occupato per il famoso sportivo della produzione di un paio di guanti rigidi, studiati appositamente per essere utilizzati durante le gare di triathlon su sedia a rotelle. Ma tra i loro clienti c’è anche Venice Vintage Toys, shop inaugurato da pochi giorni in laguna che espone bellissimi giocattoli in 3D “Creature di gomma”.
Fablab Venezia è un laboratorio che mette a disposizione le proprie conoscenze e macchinari per sviluppare e realizzare prototipi e manufatti. Affianca il creativo sin dalle prime fasi di progettazione dell’oggetto, fornendo servizi di supporto all’ideazione e modellazione fino alla creazione dell’elaborato digitale leggibile dalla macchina.
Il processo prevede lo sviluppo di disegni digitali, che vengono successivamente tradotti in oggetti fisici attraverso l’utilizzo di tecnologie additive (stampa 3D), o sottrattive (taglio laser, fresatura).
La stampa in 3D permette la realizzazione di prototipi e progetti in tempi brevi. Attraverso il taglio laser si può intervenire in maniera precisa su una grande varietà di materiali. Queste tecnologie vengono poi affiancate da lavorazioni più tradizionali come la fresatura, e da macchinari ad altissima innovazione e versatilità come il braccio robotico.
I clienti arrivano anche dall’estero, come la galleria londinese SoShiro per la quale il laboratorio ha appena realizzato l’opera dell’artista Arlene Wandera. Rappresenta una figura femminile che indossa una grande collana metallica, rappresentazione simbolica dei gioielli tipici del popolo africano pokot. Partendo dalla scansione 3D del bozzetto dell’artista, attraverso la stampa 3D, è stata riprodotta l’opera a grandezza naturale, di dimensioni circa 2×2 metri.
Nel 2019 Fablab Venezia ha anche realizzato tre riproduzioni di busti marmorei raffiguranti Adriano, Efestione ed Hera, appartenenti allo statuario di Palazzo Grimani, occupandosi della stampa 3D delle statue e della loro finitura superficiale di base. I busti sono in mostra nello spazio della Tribuna di Palazzo Grimani a Santa Maria Formosa. Conifera, invece, è un’installazione composta da 700 blocchi di bioplastica stampata in 3d, disegnata dall’architetto italo-francese Arthur Mamou-Mani per il brand COS. La realizzazione ha coinvolto per due mesi 4 laboratori di fabbricazione digitale, parte dell’innovativo network internazionale dei Wasp Hub.
E poi c’è la mostra-evento Homo Faber del 2018, organizzata da Michelangelo Foundation all’interno della Fondazione Cini, nell’isola di San Giorgio a Venezia, che intendeva valorizzare il meglio dei mestieri d’arte, contemporanei e tradizionali, e dei loro legami con il mondo del design. Fablab Venezia ha contribuito alla realizzazione dell’allestimento “Singular Talents”, dove fabbricazione digitale e realtà aumentata accompagnavano il visitatore alla scoperta dei laboratori artigiani di 12 maestri, ambasciatori di mestieri antichi e dell’artigianato d’eccellenza. “Formalmente, si è deciso di modellare una mano, dall’andamento morbido” spiega Andrea Boscolo, co-founder di Fablab Venezia insieme a Leonidas Paterakis “che si andasse via via smaterializzando in una struttura reticolare. L’installazione, lunga circa cinque metri, è stata realizzata interamente grazie alla stampa 3d a filamento”.
Fablab Venezia non è solo attivo nel service professionale di prototipazione, ma offre anche didattica e formazione professionale, è un laboratorio aperto. Attraverso il progetto Fablab Venezia Edu, riserva una particolare attenzione anche alla formazione dei più giovani, essendo fermamente convinti che lo sviluppo delle abilità trasversali e delle conoscenze tecnico- tecnologiche siano un momento importante. I giovani artisti della Bevilacqua La Masa in visita al Laboratorio hanno modo di scoprire l’applicazione delle nuove tecnologie di stampa in 3D all’arte contemporanea. Mentre scuole e università possono trovare nel laboratorio un riferimento per la conoscenza di nuove tecnologie digitali con workshop pratici.
Fablab Venezia e Fondazione Musei Civici Venezia collaborano per creare supporti per un Museo più accessibile e inclusivo. E’ stato così per la scala del Meduna del Museo di Ca’ Pesaro, deteriorata, la cui decorazione è stata ricostruita nelle parti mancanti.
Da sempre la realtà di Fablab Venezia è legata all’innovazione di processo che muova da una reale attenzione alla crisi ambientale in atto. Attenzione viene riservata all’utilizzo di materiali ecosostenibili e alla tematica dei consumi. “Ci interessa capire l’impatto della progettualità sull’ambiente” conclude Boscolo “fin dalla fase di start up abbiamo scelto di stampare solo bioplastica, materiale biodegradabile e riciclabile, inoltre siamo stati il primo Fablab al mondo a condurre uno studio per la certificazione dei consumi relativi al processo di stampa 3d”.