Investire nella connessione empatica con il target accelera la crescita e la qualità del business

Il podcast - Comunicazione che passione! di Francesca Anzalone

Il target riveste un ruolo non solo strategico ma cruciale nell’evoluzione del business, grazie alle strategie che vi ruotano attorno. Ma identificarlo e profilarlo non basta più, serve entrare in una connessione empatica con il target e costruire un patto di fiducia leale attorno al quale entrambe le realtà si sentono legate. Questo aspetto è necessario per la creazione di Community solide che condividono valori, attività e fatti identificabili attraverso dati condivisi. Serve lealtà e trasparenza.

Prima di addentrarci nell’approfondimento di oggi, ti voglio dire benvenutə e benritrovatə qui in #consapevolmenteconnessi e ringraziarti per il tempo che dedichi alla lettura, ai feedback, alla condivisione e al suggerire l’iscrizione a chi ritieni possa averne interesse o necessità. E voglio condividere con te l’esperienza di corsi, consulenze, attività di analisi e di lavoro rispetto all’identificazione e al miglioramento del business attraverso l’analisi del target e la costruzione di connessioni empatiche. Come sempre per me le persone con le loro unicità sono al centro della comunicazione, dell’attenzione e della costruzione di qualsiasi strategia; perché, come amo ricordare sempre, dietro ad un monitor c’è una persona che compie un’azione di fiducia. E questo non lo dobbiamo mai dimenticare. E più il target è omogeneo e identificato, più efficace sarà l’identità del brand e della Community che si crea attorno ad esso. Quando abbiamo intrapreso questo percorso con enti, istituzioni, PA, aziende, attività commerciali, hotel, i benefici economici e reputazionali hanno generato una crescita importante e impattante trasversalmente a vari ambiti. Uno su tutti la fidelizzazione che ha permesso proiezioni economiche, maggiore stabilità e un’ottimizzazione di tutti i flussi e processi (riducendo i tempi di lavori e diminuendo le frizioni).

C’è una frase che amo ripetere spesso: Nulla è dovuto. Nulla è scontato. Coltiviamo la gratitudine.

Perché la fiducia è una grande opportunità che ci viene data e il nostro dovere è quella di non tradirla. E questa fiducia è il patto che andiamo a creare attraverso la connessione. Un patto chiaro, preciso e profondo che appunto si basa su lealtà e trasparenza.

Ricordati di lasciare andare “si è sempre fatto così” e di abbracciare un nuovo mindset

Se partiamo da questa visione, la connessione empatica con il target, che trasformeremo in “aderenza”, diventa la nostra bussola attraverso la quale andare a costruire servizi, prodotti, conversazioni, strumenti; ma anche nuovi spazi fisici, e un redesign di tutto ciò che mettiamo a disposizione e che ci lega al nostro target (ovveroal pubblico specifico che meglio aderisce ai nostri servizi, prodotti, valori). Si tratta di un investimento importante di energie ed economico ma ad alto tasso di ritorno (ROI) nel medio-lungo termine. E se rimani con me fino alla fine te lo spiego nei vari aspetti. Ma prima voglio ricordarti che costruire questo percorso significa intraprendere un viaggio di ascolto, fiducia e umiltà e di capacità di lasciare andare. Abbandoniamo la frase “si è sempre fatto così” e abbracciamo l’ascolto attivo di chi realmente abbiamo di fronte. Soprattutto quando parliamo di strategie digitali, non possiamo non abbracciare un nuovo mindset. E questo te lo spiego in maniera semplice e diretta: il digitale ha caratteristiche completamente nuove rispetto all’offline, strumenti, strategie, interazioni e dunque anche il nostro mindset deve aggiornarsi a questo “nuovo”.

Parola chiave “aderenza” tra comunicazione digitale, servizi, prodotti e aspettative del target (connessione empatica)

Il digitale ci offre opportunità di ascolto incredibili, ma soprattutto di conoscenza del nostro target,  ma, l’errore più frequente è non usarli appieno e non essere persistenti nell’applicazione. Gli strumenti di interazione sono incredibilmente utili, ma il fatto che “non rispondano immediatamente” fa desistere al secondo tentativo; l’analisi delle statistiche “è troppo complicato leggere tutto e si perde molto tempo” oppure il loro contrario, report incredibilmente complessi e sondaggi e questionari troppo frequenti. Si assiste a tutto e al suo contrario. Ma, less is more, e dunque puntiamo a ciò che realmente ci serve per entrare in connessione profonda e cogliere esattamente ciò che “aderisce alla grammatica delle attese del nostro target”. L’obiettivo deve essere raggiungere la perfetta aderenza tra il target ideale e il nostro servizio/prodotto, tra le aspettative e ciò che offriamo, tra come lo desidera e come viene presentato; tra come ci percepisce e come siamo. E ancora, tra ciò che abbiamo fatto per conquistarlə e ciò che manteniamo nel tempo. Più vi è aderenza e maggiori sono i benefici.

Ti lascio con una serie di perché è importante investire nella connessione empatica con il target, o come piace definirla a me, l’aderenza. Ovvero l’importanza di costruire relazioni solide e durature, proprio come due superfici aderenti che generano un legame resistente. Quando le parti “aderiscono” con autenticità e valore reciproco, si stabilisce un fondamento stabile che favorisce la crescita sostenibile e il successo a lungo termine del business. Rappresenta dunque integrazione profonda e fedeltà reciproca (proprio come dicevamo sopra).

Un viaggio #consapevolmenteconnessi attraverso i benefici dell’identificazione del target

  • Identificare il target ideale con le sue esigenze specifiche è la base dell’attività di crescita. L’errore più comune è basarsi sul target offline e replicarlo online. L’ascolto attivo attraverso analisi dei dati e strumenti di interazione ci permette, invece, di scoprire molto. Come sempre, poiché il mercato, nella maggior parte dei casi è omnicanale (e oggi con i pop up store, fiere, eventi anche gli e-commerce sbarcano sempre più spesso offline), dobbiamo mettere in relazione i dati. (Ti invito ad usare le mappe concettuali anche per questi aspetti, trovi l’articolo in una newsletter precedente). Il target ideale ha sempre l’integrazione di caratteristiche tra fisico e virtuale, è fondamentale usare strumenti di interazione integrati. La conversazione in presenza è necessaria e ci porta ad un livello di connessione più profonda. (Ho parlato dell’importanza del target nel mio libro Ufficio stampa e digital PR, la nuova comunicazione, 2017). L’esperienza di evoluzione sarà arricchente per entrambe: una crescita costante in qualità e gratificazioni economiche e reputazionali (es. aumentano le recensioni positive, aumentano gli acquisti di servizi con diminuzione delle frizioni e del tempo del processo decisionale).
  • Costruire attorno al target ideale una comunicazione empatica significa rafforzare il legame, migliorare costantemente il messaggio, diminuendo rischi di washing, backlash e crisi reputazionali e favorendo la creazione di una Community consapevole e responsabile. Una Community consapevole delle proprie caratteristiche (del perché della propria esistenza e dunque dalla forte identità) e responsabile di mantenere in equilibrio tutto ciò che si è creato attorno. (Ho parlato di Community in maniera molto approfondita nel mio libro e-Learning, Comunicare e Formarsi online, 2002). Più l’identità è precisa e chiara ai membri della Community, maggiore è il senso di appartenenza e di autoconservazione.
  • Conoscere profondamente significa migliorare servizi, prodotti, attività e azioni tra questi il Customer Care, che, oltre a offrire la migliore esperienza, diventa connettore di dettagli sempre più precisi da trasformare sistematicamente in azioni concrete e funzionali da restituire.
  • Reciprocità costante significa fiducia, crescita e brand advocacy. Attenzione a non trascurare un asset fondamentale della connessione empatica, ovvero la reciprocità data da risposte operative che testimoniano un ascolto attivo e un desiderio di aderenza. L’ascolto si trasforma in operatività, azioni concrete, prodotti, servizi, “attenzioni rivolte al cliente” che confermano interesse.
  • Efficientamento delle campagne ADV grazie ad una caratterizzazione sempre più precisa in grado di impattare in maniera funzionale sia sulla creatività che sulla pianificazione del budget.
  • Content Creation efficace ed efficiente in grado di generare leads perfettamente in target.

E potrei proseguire per pagine e pagine, sui benefici. Pertanto, se questo argomento ti interessa, fammelo sapere perché sarò felice di creare altri contenuti focalizzati sulla relazione con il target.

Se vuoi approfondire l’argomento con me specificatamente sul tuo business, puoi acquistare consulenze e action-reserach dedicate scrivendo a info@netlifesrl.com

Non dimenticare di mettere in sicurezza la tua comunicazione e la tua reputazione online!

scopri i nostri servizi

Non perderti il video dedicato al fattore +2% comunicazione a valore aggiunto, il metodo di Francesca Anzalone, esperta di comunicazione digitale, specializzata in comunicazione nelle emergenze e nelle crisi.

 

Se vuoi approfondire l’argomento in autoformazione e costruire la strategia di marketing e content marketing, su Upskilling Digital Academy (l’Academy Digitale di Netlife s.r.l.) troverai il corso giusto, scrivi a info@upskilling.it per ricevere tutte le informazioni.