Un percorso verso la sostenibilità della strategia industriale e la ridefinizione della responsabilità sociale d’impresa, avviato nel 2019 con un percorso di formazione che ha coinvolto tutti i dipendenti SRI sui criteri ESG (Enviromental, Social and Governance) e sui diciassette obiettivi delle Nazioni Unite sullo sviluppo sostenibile (SDGs – Sustainable Development Goals), per poi passare alla misurazione della sostenibilità dell’attività industriale di raffinazione mediante un rating innovativo certificato da un ente terzo.
Sono questi i passaggi principali che hanno condotto Sonatrach Raffineria Italiana ad essere, oggi, la prima realtà nel settore oil&gas ad avere ottenuto il SI Rating (Sustainability Impact Rating) con una valutazione di 77/100 sui criteri ESG/SDGs e in particolare con un rating del 92% sulle tematiche di impatti della qualità dell’aria, del 91% della gestione energetica, del 92% sulla gestione del rischio di incidenti critici e, elemento importante in questo periodo di emergenza covid-19, del 90% sulla tematica Business resiliente/Impresa resiliente.
Il SI Rating è un algoritmo per la misurazione della sostenibilità di una attività industriale sviluppato da una start up interamente italiana (ARBalzan), che elabora il valore della gestione della sostenibilità aziendale basandosi solo su criteri internazionalmente riconosciuti, un algoritmo, primo al mondo nel suo genere, certificato da RINA ed elaborato in in collaborazione con SASB (Sustainability Accounting Standards Board)
“Abbiamo trovato una realtà seriamente motivata ed impegnata a fare con noi un percorso strutturato di sostenibilità, che va dal misurare la gestione della sostenibilità con SI Rating alla formazione che sta coinvolgendo tutti i dipendenti fino ad arrivare alla stesura del loro primo bilancio di sostenibilità”, ha dichiarato Ada Rosa Balzan, CEO di ARBalzan.
“Avevamo piena consapevolezza degli sforzi, in termini di investimenti economici e di organizzazione, fatti negli ultimi anni per rendere la raffineria di Augusta un esempio virtuoso – ha commentato l’ad di SRI, Rosario Pistorio -; i dati del SI Rating, elaborati da una start up che ha valutato in maniera indipendente i risultati della nostra attività, certificati da un ente terzo, confermano che il percorso verso la sostenibilità, non solo ambientale, che abbiamo avviato anni fa ha prodotto risultati tangibili, misurabili, verificabili. Al di là dei pregiudizi e delle prese di posizione ideologiche, andate ben oltre la realtà dei fatti, che in questi anni non sono mancate. Questo non vuol dire che il percorso sia completato – ha proseguito Pistorio -: a settembre presenteremo il primo bilancio di sostenibilità della raffineria di Augusta, non solo strumento di comunicazione, ma documento fondamentale per la strategia industriale e per le relazioni con il territorio. Vogliamo approfondire e consolidare l’engagement con tutti i nostri stakeholders; vogliamo continuare a fare impresa in uno dei periodi più difficili degli ultimi decenni, caratterizzato da uno stravolgimento del mercato e degli scenari macro economici – ha concluso Pistorio – e lo vogliamo fare attraverso un dialogo trasparente, non pregiudiziale, fondato su regole che non cambiano continuamente. Noi siamo pronti a fare la nostra parte, perché coniugare sviluppo e salute, benessere e sicurezza, progresso e tutela dell’ambiente è possibile, e proprio il percorso che la raffineria di Augusta sta portando avanti ne è la dimostrazione”.